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Bad movie I have The First Omen 2024
#The First Omen#Nell Tiger Free#Ralph Ineson#Sonia Braga#Tawfeek Barhom#Maria Caballero#Charles Dance#Bill Nighy#Nicole Sorace#Ishtar Currie-Wilson#Andrea Arcangeli#Guido Quaglione#Dora Romano#Michelangelo Dalisi#Anton Alexander#Mia McGovern Zaini#Eugenia Delbue#Charita Cecamore#Federica Santoro#Donatella Bartoli#Marial Bajma-Riva#Mario Opinato#Rachel Hurd-Wood#Nicola Garofalo#Marcello Paesano#Giacomo Henri Dossi#Sylvia Panacione#Daniela Barra#Alessandra Fallucchi#Milena Bozic
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I vincitori di gIAda:Generation AI
Il nostro concorso gIAda: Generation AI per studenti si è ufficialmente concluso! Un grande grazie a tutti coloro che hanno sostenuto i partecipanti con i loro voti, e un ringraziamento speciale a Key4Biz e Luigi Garofalo per aver condiviso le straordinarie tesine degli studenti.
Dopo una valutazione attenta, non siamo riusciti a scegliere un solo vincitore… quindi ne abbiamo selezionati due!
Complimenti a Leonardo Gieri, per la sua brillante tesina su Alan Turing, e a Giada Corso per il suo approfondimento sull'intelligenza artificiale. Entrambi hanno dimostrato grande competenza e passione.
Un ulteriore applauso a Luca Nadalon, che si è aggiudicato il premio speciale!
I vincitori riceveranno una copia del libro "Intelligenza Artificiale" di Emanuele Bezzecchi e un segnalibro personalizzato, firmato dall'autore e da Nicola Grandis, CEO di ASC27.
Grazie ancora a tutti i partecipanti e sostenitori!
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Torna il 6 e 7 aprile la ciclopasseggiata "Bari Pedala"
Torna il 6 e 7 aprile la ciclopasseggiata "Bari Pedala" Domani, sabato 6, e domenica 7 aprile, in largo Giannella, torna Bari Pedala, la ciclopasseggiata organizzata dalla coooperativa Zero barriere, dall'Aps Lezzanzare e dall'ASD Scuola di ciclismo Franco Ballerini con il patrocinio del Comune di Bari - Assessorato allo Sport giunta quest'anno all'ottava edizione. La due giorni si aprirà il 6 aprile, alle ore 10, con attività di sensibilizzazione ed educazione stradale tenute da Amichi di Michi Visaggi cui seguirà un ricordo del comandante della Polizia locale Nicola Marzulli, scomparso nel 2018, con un premio assegnato a Claudio Villani, alunno della scuola Zingarelli di Bari che si è distinto per comportamenti meritevoli come quelli che hanno contraddistinto la storia personale e professionale del generale Marzulli, indimenticabile per il suo impegno civico volto a educare la comunità al rispetto delle regole. Nel pomeriggio, sempre in largo Giannella, in programma prove di mezzi inclusivi (hugbike ecc.) e un'area dedicata al freestyle, con l'accompagnamento del d.sabile.j Leonardo Baccarella e dell'animazione de Lezzanzare. Domenica 7 aprile, a partire dalle ore 9, la tradizionale ciclo-passeggiata in partenza da tre quartieri diversi (Carbonara, San Paolo e Japigia) che convergerà in largo Giannella per consentire ai partecipanti di godersi il lungomare nel tratto compreso tra il Kursaal Santalucia e il ponte di via Di Vagno. All'appuntamento in largo Giannella, al quale interverrà l'assessore allo Sport Pietro Petruzzelli, parteciperanno più di 20 elementi della Fanfara e le majorette della scuola Massari - Galilei. "Nicola Marzulli è stato un esempio da imitare - dichiara Antonio Garofalo presidente de Lezzanzare -, poiché amore chiama amore e rispetto genera rispetto, quello per la propria città. Il bene comune ci appartiene e perciò va difeso da chi cerca di appropriarsene o peggio di sfregiarlo in nome di logiche sbagliate, di voglia di supremazia, del semplice menefreghismo di chi assiste lo spettacolo e si sente autorizzato a criticare poiché spettatore non pagante. Gli stessi che guardano alle regole come degli obblighi e non come un tacito accordo per vivere tutti civilmente nel rispetto reciproco. La prima regola non scritta è il rispetto delle regole. Ogni volta che sorge il sole e illumina Bari sarà più facile guardarla negli occhi perché un uomo mite dal cielo la difende dal menefreghismo e dall'inciviltà: si chiama Nicola Marzulli." "La scuola di ciclismo Franco Ballerini ormai da anni è diventata un punto di riferimento per l'attività ciclistica barese - spiega Pino Marzano, presidente delll'ASD Scuola di ciclismo Franco Ballerini -. Abbiamo abbracciato un'idea inclusiva per la pratica sportiva poiché sentiamo fortemente l'importanza di allargare la visione di comunità che prevede l'approccio alla bicicletta anche a bambini con patologie di disturbo del comportamento, ciechi, persone down ecc, grazie a mezzi speciali messi a disposizione grazie ad alcuni progetti a cui abbiamo partecipato. Bari Pedala è il risultato di ciò che facciamo ogni giorno, è la nostra concreta presenza sul territorio quale ente accreditato alla realizzazioni di eventi di grosse dimensioni in questo ambito". Per consentire lo svolgimento della manifestazione, la Polizia locale, con apposita ordinanza, ha disposto le seguenti limitazioni al traffico per domenica 7 aprile: 1. dalle ore 9.30, relativamente al passaggio dei ciclisti, è istituito il divieto di circolazione sui seguenti percorsi: a. percorso A - "Parco Pratolagemma": via A. De Curtis, strada Donadonisi, via Ospedale di Venere, via Trisorio-Liuzzi, via G. Petroni, via J. F. Kennedy, viale L. Einaudi, viale della Resistenza, largo 2 Giugno, viale della Repubblica, viale Unità d'Italia, sottovia Luigi di Savoia, piazza Luigi di Savoia, via De Giosa, via Cognetti, corso Cavour, piazzale IV Novembre, lungomare sen A. Di Crollalanza, piazza Diaz, largo Giannella; b. percorso B - "Chiesa di San Marco": via Caldarola, viale Magna Grecia, viale Japigia, via Oberdan, via Capruzzi, sottovia Luigi di Savoia, piazza Luigi di Savoia, via De Giosa, via Cognetti, corso Cavour, piazzale IV Novembre, lungomare Imp. Augusto, lungomare sen A. Di Crollalanza, piazza Diaz, largo Giannella; c. percorso C - "Fermata Tesoro": via Tramonte (Fermata Metro "Tesoro"), via Lonero, via Bonomo, strada rurale del Tesoro, strada arginale Torrente Balice, lungomare IX Maggio, via Van Westerhout, via Verdi, via Giordano, via Pinto, via Adriatico, lungomare Starita, corso Vittorio Veneto, corso sen. A. De Tullio, piazzale C. Colombo, lungomare Imp. Augusto, piazzale IV Novembre, lungomare Imp. Augusto, lungomare sen A. Di Crollalanza, piazza Diaz, largo Giannella; 2. dalle ore 10.00 alle ore 13.00, relativamente al passaggio dei ciclisti, è istituito il divieto di circolazione sulle seguenti strade e piazze: a. lungomare A. Di Crollalanza, tratto compreso tra largo Adua e piazza Diaz; b. piazza Diaz, carreggiata tra la rotonda L. Giannella e il passeggiatoio alberato; c. lungomare N. Sauro; d. piazza A. Gramsci, carreggiata prospiciente il mare, tratto compreso tra il lungomare N. Sauro e il prolungamento del cavalcavia G. Garibaldi; 3. dalle ore 12.30, relativamente al passaggio dei ciclisti, è istituito il divieto di circolazione sui percorsi sopra menzionati che verranno impegnati in senso inverso fino ai punti di partenza A, B e C. Per ulteriori informazioni e per conoscere il programma completo della manifestazione consultare il seguente link.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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Guadalupi decide il match. Toro vincente a Barletta.
BARLETTA - NARDO' 0-1
Goal: 21' Guadalupi.
BARLETTA (3-5-2): Sapri; Inguscio, Capone, Lacassia; De Marino (69' Diaz), Fornaro (81' Belladonna); Schelotto (81' Basanisi), Cafagna (Ngom) Garofalo; La Monica, De Marco (55' Eyango). Reserve: Bufano, Camilleri, Lippo, Rizzo. Trainer: Leonardo Bitetto
NARDO' (3-5-2): Viola; De Giorgi (88' Urquiza), Lanzolla, Gennari; Milli (71' Ciracì), Borgo (65' Latagliata), Guadalupi, Gentile, Di Benedetto; Dambros (85' Ferreira), D'Anna. Reserve: Della Pina, Dammacco, Cellamare, Rossi, Mariani. Trainer: Nicola Ragno
Arbitro: Daniele Arone di Roma 1 Assistenti: Francesco Raccanello di Viterbo e Massimiliano Cirillo di Roma 1
Ammoniti: Milli, Guadalupi (N) De Marino (B)
Guadalupi ritrova il goal su punizione dopo un anno e mezzo e il Nardò sbanca Barletta. Una partita proibita agli esteti del calcio che ha visto prevalere la concretezza dei neretini determinati a difendere il minimo vantaggio fino al fischio finale.
Non era scontato, nè facile per la compagine di Mister Ragno, oggi sostituito in panchina da Luciano Volturno per squalifica vincere al Puttilli. Il Barletta aveva l'imperativo di fare punti in chiave salvezza in un periodo di stravolgimenti tecnici e di possibili cambi societari con una tifoseria in fermento. Il Nardò ha saputo mettere da parte tutte le possibili pressioni psicologiche e ha portato a casa una vittoria di valore tecnico e morale.
La cronaca è scarna ma significativa. Il Nardò subito approccia con il pressing alto impedendo al Barletta giocate lineari e mettendolo in soggezione nelle ripartenze con palla rubata. La difesa barlettana regge concedendo a De Giorgi e Gentile solo dei cross su cui Sapri e il pacchetto difensivo prevalgono sulle punte Dambros e D'Anna.
La svolta arriva al 21' quando Borgo scambia con Guadalupi e centralmente fila verso l'area barlettana. Ci pensa Schelotto con uno spintone ad atterrare il ragazzo ex Lecce. Punizione dal limite. Sul pallone va Guadalupi e dopo il solito convegno sulla formazione della barriera e dell'antibarriera, il regista granata piazza un pallone velenoso proprio sul lato del portiere che, con visuale coperta, non riesce a intercettare la velenosa palombella. 0-1 ed esultanza sotto la curva neretina.
Il Barletta reagisce di nervi e manca di lucidità ma nel finale di tempo arriva l'occasione d'oro per pareggiare. Lunga sgroppata centrale di Garofalo con tiro radente deviato in tuffo da Viola, La Monica raccoglie da posizione defilata ma il tiro si infrange sul palo esterno.
Nel secondo tempo il Nardò pensa bene di tenere alto il baricentro per evitare sgradevoli sorprese in area. Viola deve intervenire in uscita alta sui cross di Schelotto e Lacassia. I biancorossi non pungono e Bitetto inserisce Ngom ed Eyango per dare maggiore incisività alla manovra. Il Nardò però non arretra e va vicino al raddoppio con D'Anna al 70'. Cross di Ciracì, spizzata dell'ex brindisino e reazione immediata di Sapri con palla alzata sopra la traversa.
Il Barletta guadagna un corner con Eyango con traversone spazzato da Lanzolla. Gli ultimi 20 minuti il Nardò li gioca col cronometro puntato. Falli, palloni trattenuti in attacco, interruzioni ad arte e tempo di gioco ridotto ai minimi termini.
I biancorossi non riescono mai a impensierire i granata che al 93' avrebbero la palla del definitivo match point. Gentile si libera in area e batte a colpo sicuro ma Sapri si oppone da campione deviando in corner. E sugli ultimi giochi sotto la bandierina si spegne il match con il Nardò ad incassare tre punti per stare ancora alle calcagna dell'Altamura mentre a Barletta il futuro si fa fosco e la zona play out molto chiara e delineata.
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National Gallery: My Perspective
FIRST OF ALL, HELLO!
LET’S START!
This is me, trying my very best to copy the painting “Portrait of a Lady with a Fan” by an anonymous artist made in year 1647. As you can see, I can’t even copy the fan, so I improvised and used a black marker as a substitute. I will attach the original painting, so be the judge for me 😂
Next is an artwork where people have the most unusual clothing.
Saint Hugh (1525) - anonymous
An artwork that has lots of lines or shapes.
A View of Westminster Bridge and Parts Adjacent (1758) - Samuel Scott
An example of perspective in an artwork.
Lanscape, with Jacques and the Wounded Stag (1819) - Sir George Beaumont, 7th Baronet
An artwork that has lots of color (very vibrant).
A Pagan Sacrifice (1526) - Garofalo
An artwork with animals in it.
The Frugal Meal (1847) - John Frederick Herring, Jr.
The strangest artwork.
Study of a Monk’s Head for ‘Editha and the Monks’ (1834) - William Hilton
An artwork that is monochromatic.
Madonna and Child with Saints (1435) - Master of the Drapery Studies
An artwork with something mysterious in it.
Amoret, Aemylia and prince Arthur, in the cottage of Sclaunder (1845) - Frederick Richard Pickersgill
Find an artwork that is ridiculous.
The Four Ages of Man: Maturity (1732s) - Nicolas Lancret
An artwork that has food in it.
The Four Elements: Fire (1570) - Joachim Beuckelaer
An artwork that has a lot of interesting texture.
The Shipwreck (1805) - J. M. W. Turner
A figure with the craziest expression.
Group of Heads (1587s) - anonymous
A painting that you would like to be in.
The Lute Player (1835) - William Etty
Find an artwork with a person you would want to have lunch with.
The Florentine Girl ‘The Artist’s Daughter’ (1827) - Henry Howard
Find an artwork that really speaks to you. Spend a few minutes with that artwork looking at it closely and sketching it.
The Age of Innocence (1788) - Joshua Reynolds
REFLECT
What was your overall impression of the museum?
Well, given that it is a museum located in London, England, I already expected outputs like portraits of people starting from early 1500s. Paintings in the gallery are all pleasing in the eyes, all depicts different meanings and eras. The gallery is basically a visual trip back to the 15th-18th century in England.
What was your favorite part?
Even before, I adore the coronation between princesses. It fascinates me how they can look so royal when in fact we are all equally a living being in this world. Obviously, my favorite part of the gallery is the ‘Fit for a Queen: Symbols and Values of Sovereignty’ area in the gallery. It shows different coronations of generations of kings and queens of England. It also shows us a glimpse of history between royal families which I find very interesting. Overall, it was very fun for me. Also, the virtual experience to this part of the gallery was top tier since everything is clear even if I zoom in to all of the paintings.
What did you discover?
I discovered a lot of landscapes that are portrayed in the gallery. It presented me the scenery that I can view when I’m in England, it was fascinating. I came to a realization that many artists can have the same art style, but their art will never be the same with each other. Even titles can be made similarly which is nice because you can really make contrast with each other’s works. My whole experience in the National Gallery was so fun and at the same time educational. I discovered many perspectives of artists towards people, animals or to the world itself. It felt like I was speaking to people in the renaissance era, such a nice experience.
THAT IS ALL!!
Thank you for this wonderful experience, ma’am! I learned a lot and my favorite thing that I learned was that I can visit different galleries/museums around the world while in the comfort of my home. Thank You, ma’am, hope you enjoy and appreciate my work!!
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'MEZZA MARATONA INTERNAZIONALE REGGIA-REGGIA 2021', PRESENTATA LA VII EDIZIONE: L’APPUNTAMENTO IL 21 NOVEMBRE
Si è tenuta il 3 novembre, nella bellissima cornice del Belvedere di San Leucio la conferenza stampa di presentazione della Reggia-Reggia, mezza maratona internazionale che si svolgerà per le strade di Terra di Lavoro il prossimo 21 novembre. L’edizione del Restart, della rinascita: un vocabolo non utilizzato a caso, che indica la ripartenza non solo della gara dopo un anno di assenza a causa della pandemia di Covid-19, ma anche per la città stessa di Caserta: per instaurare un nuovo rapporto con i grandi e piccoli investitori del territorio, per ridare lustro alle bellezze cittadine, di cui la Reggia vanvitelliana rappresenta l’apice.
La ASD Reggia Running, rappresentata dal presidente Franco Rivetti e da Angelo Di Carluccio, ha presentato il percorso di 21 chilometri e 97 metri, omologato dalla Fidal dl 2019, che attraverserà, oltre al comune di Caserta, anche quelli di Casagiove e San Nicola la Strada. Un tratto del percorso passerà, come vuole la tradizione, dai giardini inglesi della Reggia, con Zagara Arancio, speaker dell’evento assieme a Gennaro Varrella, situata nei pressi della fontana di Diana ed Atteone. Presentate anche le magliette che verranno fornite agli atleti e le medaglie per ognuno che concluderà la mezza maratona, entrambe concepite per sottolineare la casertanità dell’evento.
La gara, omologata internazionale grazie alla Timing Data Service, sarà valida anche per il campionato nazionale sordi, grazie anche alla spinta della ASD GS Ens Caserta. Solo un esempio per il grido ‘Disabilitiamo le disabilità’ che pervade la Reggia-Reggia: tra i Pacemakers, persone che ‘tirano’ ad un’andatura tale da rendere possibile e piacevole la mezza maratona ai non agonisti, ci sarà anche Lorenzo, un ragazzo in sedia a rotelle, mentre hanno già ufficializzato la loro presenza il campione nazionale amputati Costantin Bostan ed il campione nazionale paralimpico di maratona Luca Aiello.
Quest’anno la Reggia Reggia ha deciso di spalleggiare la causa del Progetto A.L.I.Ce., Associazione per la Lotta all’Ictus Cerebrale: per ogni iscritto all’evento la ASD Reggia Running devolverà un euro all’associazione.
Presenti alla conferenza stampa Bruno Fabozzi, Presidente della Fidal Campania; Angelo Garofalo, Presidente Provinciale Fidal; Colonnello Domenico Di Palo, della Brigata Garibaldi; Il presidente provinciale di Confcommercio Lucio Sindaco; Giovanni Belluomo, segretario ASPAL (Associazione Sportiva Presidenti Atletica Leggera); il delegato della MD Marta Valentino; il delegato M.Car Antonio De Bernardo; Luigi Negri della ASD GS Ens Caserta accompagnato da Salvatore Amodio; la dottoressa Carolina Bologna, Responsabile del Progetto Alice; Riccardo Russo, del Laboratorio Igea. La Reggia Reggia è sponsorizzata da Confcommercio e la Camera di Commercio, con MD come Main Sponsor ed M.Car, Santal, Fias&Catapane, Mulini Reali, Nanodol, P.P.G., Minerva Medica, Gatorade, Barilla e Bar Serao, che ha annunciato di devolvere l’intero incasso della domenica mattina in favore del progetto A.L.I.Ce.
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Al via il governo Draghi
Austero, serio e determinato, così è apparso Mario Draghi dopo aver sciolto la riserva con il Presidente Mattarella. Dopo un'ora di colloquio con il Capo dello Stato ha letto la sua squadra: 23 ministri, 15 uomini e 8 donne mentre il sottosegretario alla presidenza del Consiglio sarà Roberto Garofalo. Otto i sono i super tecnici a cui sono stati affidati ministeri di peso per l'auspicato rilancio del Paese. Vittorio Colao andrà alla Transizione Digitale e Roberto Cingolani alla Transizione Ecologica. Sul versante politico si è cercato il bilanciamento delle forze: 4 per il M5S, 3 per il Pd, 3 per Forza Italia, 3 per la Lega, 1 a Italia Viva e Leu. Riconfermati Roberto Speranza alla Salute, Luciana Lamorgese all'Interno, Luigi Di Maio agli Esteri e Lorenzo Guerini alla Difesa. Oggi alle 12.00 il giuramento nella Sala delle Feste del Quirinale e poi la cerimonia del passaggio della campanella a Palazzo Chigi con il premier uscente. Mercoledì il voto di fiducia al Senato, giovedì alla Camera. Le reazioni a caldo Tra i più soddisfatti vi è Matteo Salvini: "Imprese, turismo, disabili. Lega da subito al lavoro pancia a terra per aiutare e rilanciare il cuore dell'Italia". Nicola Zingaretti: "Buon lavoro al nuovo governo Draghi che sosterremo con lealtà e convinzione". Vito Crimi: "Buon lavoro al presidente Mario Draghi che dovrà guidare il Paese in questa difficile fase storica. Il Movimento 5 Stelle garantirà íl suo sostegno all'esecutivo con lealtà e correttezza". Read the full article
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Una Domenica che ricorderemo per sempre !!!
Lo sport vive di fatica, dedizione e sudore, di ore e ore passate sui campi e in palestra a soffrire e a prepararsi magari per pochi istanti di prestazione. Quando tutto questo si traduce sul campo da gioco, qualunque esso sia, si trasforma in emozioni, in gioia irrefrenabile se le cose vanno bene, in delusione e malessere se invece i risultati non arrivano.
Il vero apice di queste sensazioni si vive quando si ha la fortuna di farlo in una squadra, davanti ad un pubblico che ti sprona e con cui condividere euforia ed entusiasmo finali, o a cui affidarsi per stemperare la delusione.
Il nostro sport viene definito individuale per eccellenza e quasi sempre siamo da soli di fronte al nostro avversario a dover gestire tutto questo fiume di sensazioni per cui quando ci viene data occasione di condividere con compagni di squadra e tifosi, si arriva al settimo cielo !
Per il Circolo Tennis Parabiago la giornata di ieri, Domenica 27 Settembre, ha significato arrivare a questo settimo cielo e siamo ancora emozionati e commossi per averlo potuto raggiungere TUTTI INSIEME !!!
Andiamo se possibile con ordine e iniziamo ovviamente dalle ragazze delle Serie C che hanno espugnato il Quanta Village per raggiungere la promozione in Serie B2 per la prossima stagione.
Prima parlavamo di dedizione e senso di appartenenza e ci piace sottolineare come la prova delle nostre girls in quel di Milano ne sia un esempio straordinario. Le condizioni fisiche non erano ottimali, con Sonia Cassani che sta da giorni combattendo con una fastidiosissima contrattura che le rende difficile anche solo spostarsi sul campo. Sapete cosa ha fatto ieri Sonia ? Beh, ha disputato 3 incontri di fila !!! Singolo di sacrificio perso anche se sfiorato almeno il primo set, giocato cercando solo vincenti ad inizio scambio proprio per preservarsi per il doppio. A seguire due doppi eroici, compreso quello di spareggio, in coppia alla solida Valentina Urelli Rinaldi.
Coach Colla ha ancora le palpitazioni ripensando a come si sono susseguiti i risultati: 2 a 0 sotto dopo i primi due singoli di Valentina (16 36 dalla 2.2 Anastasia Piangerelli in giornata di grazia e di fatto ingiocabile) e appunto Sonia, sconfitta 57 16 dalla 2.4 Chiara Bordo, 2 pari dopo il previsto successo di Carola Cavelli opposta ad una giovanissima Beatrice Gatti (3.5), anno 2009 (ma le partite vanno sempre giocate e vinte 61 61) e dopo il doppio al cardiopalma portato a casa al super tie-break del terzo da una coppia che sta dimostrando intese sempre migliori, Urelli-Cassani, impostesi per 36 62 10-6 a Bordo/Garofalo.
Si arriva quindi al doppio decisivo, dove ci piace sottolineare una cosa: il regolamento impone di dover schierare nel match decisivo una giocatrice proveniente dal vivaio, vale a dire che ha militato nel proprio Circolo per almeno due anni nelle categorie giovanili. La Federazione ha introdotto questa norma proprio per premiare quei sodalizi che investono nei settori giovanili, che fanno crescere i propri atleti in casa e che meritano di poterli mettere in campo quando il gioco si fa duro ! Il CTP ha Sonia Cassani e Ilaria Semplici, nate e cresciute in via dello Sport dove hanno raggiunto classifica e livello attuali. Grazie alla nostra scelta a dir poco lungimirante Cristiano ha potuto quindi riproporre la coppia regina, Vale con Sonia, mentre dalla parte opposta della rete Quanta Village ha dovuto schierare una giocatrice di terza categoria. Torniamo al concetto di prima, le partire vanno giocate e vinte sul campo e il 61 63 finale racconta di un livello superiore imposto con carattere, quel carattere che a volte alle nostre ragazze rischia di mancare e che invece ieri ha permesso al CTP di raggiungere un traguardo storico, la Serie B al femminile che mai avevamo sfiorato !
Grandi ragazze (Valentina, Sonia, Carola e Ilaria), grande coach Colla e grandissime le due giovani tifose Barbara e Chiara che, a detto dello stesso Cristiano, hanno fatto sentire le nostre a casa con il loro sostegno.
Lo storico risultato delle ragazze ha dato lo spunto finale agli atleti della Serie C maschile, dal momento che lo abbiamo annunciato mentre si disputavano i due doppi dopo che i singoli si erano chiusi sul 2 a 2. Nella testa di Nick, Chris, Gio e Andrea siamo sicuri che qualcosa sia scattato dando la forza per chiudere al cardiopalma i rispettivi match.
Se riusciamo, anche qui andiamo con ordine e cominciamo con il dare onore al TC Fenice (BS), venuto a Parabiago onestamente senza il titolo di favorito ma che alla fine ha onorato alla grande lo spareggio per la B2, dando filo da torcere a Mattia e compagni.
In ogni abbinamento la classifica sembrava favorire i nostri ma ancora una volta il tennis come tutto lo sport ha rivelato la sua vera natura e bellezza, fatta di situazioni imprevedibili e sempre nuove ad ogni occasione.
Il primo singolo si conclude con la perentoria affermazione del nostro Christian Migliorini (2.4), che ha avuto la meglio sul 2.5 Scainelli Davide dopo un match oltremodo tirato e fatto di scambi mozzafiato con la palla che a volte superava la rete a grandissima speed e a pochi millimetri dal nastro. Il punteggio finale di 63 67 10-4 al super tie-break racconta di un Christian bravissimo a non scomporsi dopo il secondo set perso sul filo di lana, quando inerzia e stimoli erano tutti verso il bresciano. Lasciare solo 4 punti al rivale nella frazione decisiva merita di essere sottolineato a testimonianza di un Chris in regime di Fast & Furious !
Il punto del pareggio per gli ospiti arriva dalla solidissima prova del giocatore avversario di maggiore esperienza, il 2.5 e over 40 Di Tommaso Federico che, sotto 5 a 1 nel primo set, infila 6 giochi di fila al sempre elegante ma purtroppo in questa stagione poco efficace Nicolas Carlone (2.4), aggiudicandosi poi anche il secondo parziale per 6 giochi a 4. Ancora quindi rammarico per Nick, soprattutto per il primo set perso, in una stagione complicata ma che speriamo prenda da oggi in avanti una strada diversa sulle ali del grande entusiasmo di squadra. Ribadiamo un concetto espresso N volte Nick: sei troppo bello da veder giocare sul campo da non poter prima o poi ritrovare quella fiducia essenziale nel nostro sport e che tante soddisfazioni ti e ci ha dato. Lockdown e pochi tornei certo non aiutano a ritrovare il ritmo partita ma siamo sicuri che le cose presto miglioreranno.
Tocca quindi al nostro numero uno rimettere le cose a posto. Giovanni Rizzuti (2.3) sfodera una delle migliori prestazioni stagionali per imporsi 60 63 al 2.4 Andrea Stoppini. Tantissimi gli spunti positivi della prova di Gio, dalla acutezza tattica nel rallentare il gioco quando serviva, a dei tocchi fenomenali con drop-shot entusiasmanti che hanno costretto il bresciano a correre in avanti in un terreno non suo, sino alla gestione grintosa della seconda parte del set finale, quando Stoppini ha provato a rientrare ritrovando il campo con il suo splendido rovescio. Giovanni ha dovuto ricorrere a tutta la sua esperienza e al suo enorme cuore agonistico per ricacciare indietro ogni tentativo di recupero. Grande number 1, hai giocato duro quando il gioco lo ha richiesto, hai dato tutto per la squadra e trascinato anche dalla tribuna i tuoi compagni. Ci sei piaciuto quando dalla panchina e rivolto al pubblico hai scosso tutti urlando: Forza ! Loro in due fanno maggior rumore di noi ! GRANDE UOMO SQUADRA !!!
Partita di buon livello e quasi riacciuffata quella di Leo Cassago (2.5), reduce dalle ottime prestazioni del Trofeo Rossetti e opposto al giovane e talentuoso 2.6 Rosellini Carlo, figlio del capitano avversario e capace nel torneo Open di eliminare il nostro Presidente. Dopo aver perso il primo set per 64 rimanendo attaccato per buona parte della frazione al grintoso avversario, la partita sembrava prendere la via del Lago di Garda con Rosellini avanti 3 giochi a 0 in assoluto controllo. Il folto pubblico presente, le bottiglie di plastica piene di sassi inventate da Rizzuti a bordo campo ma soprattutto, ci piace dirlo, il cuore e la grinta del nostro giovane golden boy, hanno permesso di risalire sino al 3 pari con due palle per il 4 a 3 sopra. Onore e meriti al bresciano che ha servito in quelle occasioni in maniera impeccabile lasciando a Leo poche recriminazioni. Il 63 finale scrive la storia di un match meritato dal TC Fenice e che mette comunque in cascina al nostro atleta altre importanti esperienze nel saper gestire i punti chiave. Ormai lo sai Leo che nel tennis i punti non sono tutti uguali e che alcuni hanno un peso maggiore rispetto ad altri, imparerai fidati !
Si arriva quindi ai doppi, con il nostro Circolo che ancora una volta attinge dal vivaio un giocatore di sicuro affidamento come Andrea Cattaneo (2.6), sempre pronto a rispondere presente quando serve. In coppia con Rizzuti, danno vita ad un doppio vinto davvero con il cuore oltre che con i colpi profondi e precisi di Giovanni e con la freddezza sotto rete di Andrea quando contava.
Nel frattempo, il doppio Migliorini/Carlone sul campo 2 aveva la meglio in due set non certo facili (63 64) sulla coppia Rosellini/Scaielli grazie a tecnica e intesa che migliora ad ogni occasione. Guardandovi giocare a questi livelli siamo solo che fiduciosi ad affrontare le prossime sfide di squadra dal momento che spesso i risultati dipendono dai doppi. Chris e Nick danno quindi il punto del vantaggio al CTP, proiettandoci alle fasi finali dello spareggio, spostando pubblico e attenzione sul campo 1 dove la coppia Cattaneo/Rizzuti, anche secondo noi alle belle notizie che arrivano dal Quanta Village, portano la solida ed esperta coppia avversaria Di Tommaso/Bossini al super tie-break del terzo dopo aver davvero rischiato. Pubblico e attaccamento alla maglia si traducono in un 36 75 10-5 finale che CI PORTA IN SERIE B !!!
Infinite emozioni che ancora stiamo vivendo e un grazie di cuore da parte di chi scrive a tutti Voi ragazze e ragazzi, a Mattia Presidente Giocatore Capitano e amico da una vita passata insieme a faticare, dedicare tempo e risorse proprio per raggiungere momenti come questi.
Grazie ai tanti appassionati che hanno sostenuto le squadre, soprattutto dopo le incazzature di Rizzuti, in una storica cavalcata che non vuole fermarsi qui ma che ci proietta verso altre emozioni TUTTI INSIEME !!!
Grazie alla famiglia Ceruti a cui tutti ci sentiamo di appartenere, per la dedizione e la passione con cui ogni giorno aprono il tennis, lo mantengono, lo curano come fosse il giardino di casa, proprio essendo questa casa loro che per magia diventa casa di tutti noi !
Grazie a Miri che con il suo impegno cura i campi in terra rossa rendendoli immuni agli acquazzoni che da altre parti annullano e ritardano incontri e tornei.
GRAZIE, GRAZIE, GRAZIE A TUTTI DI CUORE !!!
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Sassari: Gli eventi per Sa Die de sa Sardigna
Sassari: Gli eventi per Sa Die de sa Sardigna. Venerdì 28 aprile in occasione del trentennale di “Sa Die de Sa Sardigna” anche Sassari presenta un ricco cartellone di eventi . La città celebra la festa del popolo sardo e i suoi “Vespri”: l'insurrezione popolare del 28 aprile 1794 con la quale si allontanarono da Cagliari i piemontesi e il Vicerè Balbiano. Il programma è organizzato dalla compagnia Teatro Sassari in collaborazione con la compagnia S’Arza con il patrocinio della Regione Autonoma Sardegna e del Comune di Sassari. I movimenti insurrezionali partirono da Cagliari per poi coinvolgere le altre città sarde. A Sassari schiere di contadini provenienti da tutto il Logudoro, tumultuarono contro i feudatari all'inno "Procurade'e moderare, barones sa tirannia" dell'ozierese Francesco Ignazio Mannu. Fu allora che per sedare i tumulti venne inviato da Cagliari a Sassari Giovanni Maria Angioy col grado di Alternos, cioè con poteri uguali a quelli del Viceré, per convincere i riottosi cittadini e in particolare i suoi feudatari, a piegarsi al "nuovo corso". La compagnia teatro Sassari a partire dalle 18 presenta lo spettacolo itinerante“1796 “Alternos Giovanni Maria Angioy” di Michele Pio Ledda, che ripercorre le tappe più importanti della folgorante e disperata avventura di Angioy . Lo spettacolo si suddivide in 3 quadri ambientati in altrettanti spazi cittadini. Primo quadro Palazzo di Città - teatro civico dove si potrà rivivere l’incontro dei notabili sassaresi con la popolazione in attesa dell'arrivo di Giovanni Maria Angioy. La vicenda proseguirà in Piazza Tola (Palazzo del duca dell’Asinara) rievocando la fase in cui la popolazione rivoltosa tenta di prendere d'assalto il Palazzo e il suo proprietario, ma il Duca è già scappato, insieme ad altri nobili della Città. Il quadro conclusivo in Piazza Duomo - Cattedrale di San Nicola ricostruisce la festa di popolo per l'arrivo di Giovanni Maria Angioy ormai passato dalla parte dei rivoltosi, che lo accolgono in un bagno di folla come liberatore, mentre l'Arcivescovo lo benedice per il prosieguo della missione ed il clero gli dedica il “Te Deum”. Lo spettacolo nasce nel 1998 da un testo di Michele Pio Ledda, con la regia di Giampiero Cubeddu e l'attore Gianpaolo Poddighe nei panni di Giovanni Maria Angioy ed è stato rappresentato come spettacolo itinerante dalla Compagnia Teatro Sassari nel 1996 a Bono, nel 1998 e nel 2001 a Sassari , nel 1997 e nel 2000 al Verdi in versione teatrale. Il lavoro è diretto da Mario Lubino Coordinamento scenico Alfredo Ruscitto Fonica Grandiluci di Tony Grandi in scena 24 attori della Compagnia Teatro Sassari. In scena anche il Coro Logudoro Usini - Corpo di ballo S. Giorgio Usini, Polifonica Santa Cecilia - Direttore M° Matteo Taras, Banda Musicale "Luigi Canepa" - Direttore M° Michele Garofalo, Associazione Ippica Osilese. Sempre nella stessa giornata del 28 aprile alle 17 in Piazza Tola il Teatro S'Arza con la partecipazione del Coro Amici del Canto Sardo, “Sa domo de Totus”, “ Arvure's , PlaticFree”, “Assemblea Natzionale Sarda” e “ Intergremio città di Sassari ” commemorerà i fatti di Sa Die de sa Sardigna e i martiri angioiani, eroi che hanno sacrificato la loro vita per una Sardegna più giusta. Interventi di Fabio Madau, Presidente Intergremio e del prof. Federico Francioni “Sa sarda rivolutzione”. Alle 17,45 sempre in Piazza Tola - Teatro S'Arza presenta "Procurade 'e moderare", spettacolo itinerante che trae spunto dai fatti storici accaduti a Sassari, come la cacciata, nel 1688, dell’Inquisitore Juan Corvacho dal castello, sede dell’inquisizione sarda, descritta dallo storico Prof. Federico Francioni nel suo libro “La caduta dell’inquisitore”, e le vicissitudini sassaresi dei moti angioiani del triennio 1793-96. La regia dello spettacolo è di Romano Foddai. Lo spettacolo è impreziosito dalla collaborazione del Coro Amici del Canto Sardo diretto dal Maestro Salvatore Bulla e dalle basi ritmiche dei tamburi dell’Intergremio Città di Sassari. Il corteo proseguirà poi per Piazza Azuni - Largo Ittiri – Via Università, Via Cilocco - Via Torre Tonda. Alle ore 19,15 in via Quarto inaugurazione del Giardino della Sarda Rivoluzione e intitolazione bilingue (sardo e sassarese) di quest’area.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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Unfolding Pavilion 2021
The Authors
In September 2020, twelve international architects spent a one-week residency in an abandoned house on a private island in the Venetian lagoon. Their works, created in complete solitude while being confined in each of the 12 tiny units of The House for the Participant who Refused to Participate, have been unveiled for the first time by the Unfolding Pavilion in Venezia and by its digital counterpart www.ritualsofsolitude.com.
�� Unit 1 contains a kitchen sink.
(ab)Normal is a creative agency engaged in the multidisciplinary exploration of areas such as design, architecture, scenography and graphic design. (ab)Normal has been published in magazines such as Domus and Abitare and has contributed with his works to various cultural events related to design and architecture, such as the Oslo Triennale (OAT2019), the Ljubljana Biennale (BIO26), The Swiss Architecture Museum (S AM), Triennale of Milan, Haus der Architektur in Graz (HDA). (ab)Normal has been founded in 2017 by Marcello Carpino, Mattia Inselvini, Davide Masserini and Luigi Savio.
Unit 2 contains a kitchen stove.
Bart Lootsma (Amsterdam, 1957) is a historian, critic and curator in the fields of architecture, design and the visual arts. He is a former Dean and Professor for Architectural Theory at the Faculty of Architecture at the University of Innsbruck. He was also Guest Professor for Architecture, European Urbanity and Globalization at the University of Luxemburg; Head of Scientific Research at the ETH Zürich, Studio Basel; a Visiting Professor at the Academy of Visual Arts in Vienna; at the Academy of Visual Arts in Nurnberg; at the University of Applied Arts in Vienna; at the Berlage Institute in Rotterdam and Head of the Department of 3D-Design of the Academy of Arts in Arnhem. Bart Lootsma was guest curator of among others ArchiLab 2004 in Orléans and curated the 2016 Montenegrin Pavilion at the Venice Biennale. Currently he curates an exhibition on the Austrian Avantgarde of the nineteen sixties and seventies at the Design Museum Den Bosch. He was an editor of among others Forum, de Architect, ARCHIS, ARCH+, l’Architecture d’Aujourd’hui, Daidalos, DOMUS, GAM and L’Industria delle Costruzioni. Bart Lootsma published numerous articles in magazines and books. Together with Dick Rijken he published the book 'Media and Architecture’ (VPRO/Berlage Institute, 1998). ‘SuperDutch’, on contemporary architecture in the Netherlands, was published by Thames & Hudson, Princeton Architectural Press, DVA and SUN in the year 2000; ‘ArchiLab 2004 The Naked City’ by HYX in Orléans in 2004; and ‘Reality Bytes, Selected Essays 1995-2015, was published by Birkhäuser in 2016. ‘Italian Collage’, edited together with Davide Tommaso Ferrando and Kanokwan Trakulyingcharoen, is published by LetteraVentidue in 2020.
Unit 3 contains a dining table and a chair.
James Taylor-Foster is a Stockholm-based writer, editor, designer, and broadcaster working in the fields of architecture, design, e-culture, and technology. He is the curator of contemporary architecture and design at ArkDes, Sweden’s national center for architecture and design. Formerly European editor-at-large at ArchDaily, the world’s most visited architecture platform, he has practiced architecture in the UK and The Netherlands. In 2016 he co-curated the Nordic Pavilion at the 15th Biennale Architettura di Venezia and in 2018 at the 16th Biennale he participated in the central exhibition Freespace. With bylines at Metropolis, PIN-UP, Domus, Volume, Monocle, Mousse, Disegno, and Real Review, he is also a regular voice on Monocle 24 radio. James has been a visiting critic or lecturer in architecture at the University of Cambridge, The Bartlett (UCL), University College Dublin, the Architectural Association, the CASS, the Strelka Institute, TU Delft, the Berlage Institute, and MIT. He is also on the advisory board of the Future Architecture Platform. Anton Valek is a young Swedish architect. He graduated in 2019 from the Umeå School of Architecture and is currently taking his masters at The Royal School of Architecture in Stockholm (KTH).
Unit 4 contains a refrigerator.
Fala Atelier was founded in Porto in 2013 by Filipe Magalhães (Porto, 1987), Ana Luisa Soares (Porto, 1988) and Ahmed Belkhodja (Lausanne, 1990) to make the most of the diverse professional input they had experienced at SANAA, Toyo Ito, Harry Gugger Studio and Atelier Bow-Wow. Fala Atelier describes itself as “a naïve architecture practice” whose work ranges from private residences to shops, temporary displays and structures for public use in Portugal and abroad. In addition to giving talks and academic courses in Europe, the US and Australia, the Fala members participated in the 2015 and 2017 Chicago Architecture Biennial and the 2018 Venice Architecture Biennial. Exhibitions of the office’s work have been hosted at Fundação de Serralves (2017) in Porto and at the Pavillon de l’Arsenal (2016) in Paris. In February 2020, Fala Atelier received the Spotlight Award from the Rice University School of Architecture in Houston, which “recognises the work of exceptionally gifted national and international architects in the early stages of their professional career who have demonstrated design excellence and curiosity through their body of work.” In 2017, Fala published 01, a collection of its early projects. In January 2020, the international architecture journal 2G dedicated the monographic issue number 80 to the office.
Unit 5 contains a sleeping bed.
WAI Think Tank is a planetary studio practicing by questioning the political, historical, and material legacy and imperatives of architecture and urbanism. Founded in Brussels in 2008 by Puerto Rican architect, artist, curator, educator, author and theorist Cruz Garcia and French architect, artist, curator, educator, author and poet Nathalie Frankowski, WAI is one of their several platforms of public engagement that include Beijing-based anti-profit art space 'Intelligentsia Gallery', and the free and alternative education platform and trade-school 'Loudreaders'. The work of Garcia and Frankowski has been part of the inaugural Chicago Architecture Biennial and exhibitions at the Museum of Modern Art New York, Neues Museum in Nuremberg, and the Museum of Art, Architecture and Technology Lisbon. They are authors of 'Narrative Architecture: A Kynical Manifesto', 'Pure Hardcore Icons: A Manifesto on Pure Form in Architecture', 'A Manual of Anti-Racist Architecture Education', and the upcoming book 'From Black Square to Black Reason: A Post-Colonial Architecture Manifesto'. Through the constant ethos of asking ‘What about it’, WAI Architecture Think Tank is a workshop for architecture intelligentsia that speculates on the possibility of: Workshops for Anti-Racist Imaginaries Workshops for Anti-Ableist Imaginaries Workshops for Anti-Capitalist Imaginaries Workshops for Anti-Alienating Imaginaries Workshops for Anti-Imperialist Imaginaries Workshops for Anti-Heteropatriarcal Imaginaries
Unit 6 contains a study table and chair.
Microcities is the architectural practice founded by Mariabruna Fabrizi and Fosco Lucarelli. Mariabruna and Fosco are architects, educators and curators. They are currently based in Paris where they have founded Microcities and the website Socks-studio. They taught design studios and theory courses at the Éav&t, in Paris, at the EPFL in Lausanne and at the MIARD in Rotterdam. F.Lucarelli was 2017-18 Garofalo fellow at the UIC School of Architecture in Chicago; he is the recipient of a grant from the Graham Foundation and he was a 2018 fellow at the American Academy in Rome. M.Fabrizi is currently head of the Architectural Drawing and Representation Department at the Éav&t, in Paris. Fabrizi and Lucarelli have been guest-curators at the 2016 Lisbon Architecture Biennale and have curated the exhibition “Inner Space” for the Lisbon Triennale 2019. Their works have been awarded and exhibited in New York, Paris, Rome, Orléans, Seoul, Chicago. Giaime Meloni is a visual researcher with a PhD in Architecture, currently living between two islands: Île-de-France and Sardinia. The aim of his work is to explore the role of the photography as a sensible instrument to narrate the space complexity. His researches has been published in various publications (MAM Saint Etienne, INTRU). In 2017, he was shortlisted for Premio Graziadei with his long-term project Das Unheimiliche. He teaches photography as an instrument of the making of the architectural design between France and Italy.
Unit 7 is empty.
Fosbury Architecture is a collective of design and research. Fosbury’s work has been awarded prizes in various international contests, including Europan13 (Leeuwarden), the Museum of Natural Sciences (Turin), YAC (Bologna) and Recycling Socialism (Tallinn Architecture Biennale). Fosbury took part in the Venice Architecture Biennale in 2016, and has been invited to display its work as part of various group exhibitions, such as: Re-Constructivist Architecture, Ierimonti Gallery (New York) and RIBA (London); Adhocracy (Athens); Re-Drawing the Theory Re-Drawing the House (Milan); and Capitalism is Over, (Milan, Fuori Salone 2017). The collective was the youngest Italian group chosen to take part in the Chicago Architecture Biennial in 2017, Make New History. Fosbury Architecture are: Giacomo Ardesio, Alessandro Bonizzoni, Nicola Campri, Veronica Caprino, and Claudia Mainardi.
Unit 8 contains a living seat. Shumi Bose is a teacher, curator and editor based in London. She is a senior lecturer in Architecture at Central Saint Martins, and teaches Critical and Historical Studies at the Royal College of Art. She is also curator of exhibitions at the Royal Institute of British Architects. Exhibitions include Freestyle: Architectural Adventures in Mass Media with Space Popular; A Home For All: Six Experiments in Social Housing & Conservatism, or The Long Reign of Pseudo Georgian Architecture, with Pablo Bronstein in 2017. Shumi co-curated Home Economics at the British Pavilion, for the 15th Venice Biennale of Architecture in 2016, together with Jack Self and Finn Williams. In 2012, she was curatorial collaborator and publications editor for Sir David Chipperfield on Common Ground, the 13th Venice Biennale of Architecture. Shumi contributes editorially to titles including PIN UP, Metropolis and Avery Review. In 2015, she co-founded the REAL Foundation and the publication Real Review. She has previously held teaching positions at the Bartlett UCL and the Architectural Association until 2017. Recent publications include Spatial Practices: Modes of Action and Engagement with the City (ed. Mel Dodd, Routledge, 2019), Wherever You Find People (Park Books, 2017) & Home Economics (The Spaces, 2016). Space Popular is directed by Lara Lesmes and Fredrik Hellberg, both graduates from the Architectural Association in London (2011). They founded the practice in Bangkok (2013) and have been based in London since 2016. Space Popular creates spaces, objects, and events in both physical and virtual space, concentrating on how the two realms will blend together in the near future. The studio has completed buildings, exhibitions, public artworks, furniture collections, and interiors across Asia and Europe, as well as virtual architecture in the Immersive Internet. Their clients, collaborators, and commissioners include national institutions such as The Swedish Centre for Architecture and Design –ArkDes, Stockholm, Sweden; Royal Institute of British Architects, London, UK; National Museum of Modern and Contemporary Art, Seoul, South Korea; as well as independent galleries such as MAGAZIN, Vienna, Austria; and Sto Werkstatt, London, UK. Lesmes and Hellberg both have extensive academic experience having taught architectural design design studio since 2011, first at INDA, Chulalongkorn University in Bangkok, and since 2016 at the Architectural Association in London. They also lecture and teach workshops and seminars in universities across the world. Their current MArch design and research unit at the Architectural Association investigates visions for civic architecture in the virtual realm.
Unit 9 contains a bath sink.
Salottobuono is an architectural office run by Matteo Ghidoni in Milan. Salottobuono has served as editor of the “Instructions and Manuals” section of Abitare magazine (2007-10) and as creative director of Domus magazine (2011, 2012). The office has taken part in the Venice Biennale (2008, 2012, 2014), and designed the Italian Pavilion in 2010. Salottobuono published the “Manual of Decolonization” (2010) and “Fundamental Acts” (2016). Matteo Ghidoni – architect – was a founding partner of the research agency Multiplicity from 2002 to 2006. His work with Multiplicity was exhibited at Kunstwerke in Berlin (2003), the Venice Biennale (2003), the Musée d’art moderne in Paris (2003), the ZKM in Karlsruhe (2004) and the Beijing Biennial (2004). Ghidoni founded the architectural office Salottobuono in 2005. He has been a guest professor at the Istituto Universitario d’Architettura di Venezia (Venice) in the Faculty of Architecture, the Politecnico in Milan, the Royal Danish Academy of Arts in Copenhagen and the Pontificia Universidad Javeriana in Bogotà. He has given guest lectures at several schools and institutions including the Berlage Institute, Berkeley, and Columbia University. Ghidoni is co-founder and editor in chief of "San Rocco", an independent international publication about architecture.
Unit 10 contains a bathtub.
Aristide Antonas’ work spans philosophy, art, literature and architecture. He published novels, short stories, theatre scripts and essays. His principal topics of interest are “protocols as architecture”, “infrastructure of the domestic sphere”, “stability from the exaggeration of data flow”; texts combined with traditional design techniques use often references to legislation and archaeology. Antonas holds a PhD in Philosophy from the University of Paris X. Aristide has been a visiting tutor in the Bartlett UCL, the Architectural Association, the ETH Zurich and the Art Academy of Vienna. His art and architecture work has been featured among other places in documenta 14, Kassel, Istanbul biennial, Venice biennale, Sao Paulo biennale, Display Prague, the New Museum in New York and had solo institutional presentations in Basel’s Swiss Architecture Museum, in Austria’s Vorarlberger Architektur Institut and in the French FRAC, Orleans.
Unit 11 contains a shower.
MAIO is an architectural office based in Barcelona and New York that works on spatial systems that permit theoretical positions materialize. The practice has developed a wide range of projects, from housing blocks or urban planning to furniture or exhibition design. MAIO’s members combine professional activities with academic, research and editorial ones. They have been in charge of the magazine Quaderns d’Arquitectura i Urbanisme (2011-16), and currently teach at Columbia GSAPP, the Architectural Association and the School of Architecture of Barcelona ETSAB/ETSAV. MAIO has lectured at The Metropolitan Museum of Art, Barbican Center, GSAPP-Columbia University, RIBA, UC Berkeley, Yale School of Architecture and Piet Zwart Institute among other places. MAIO’s work has been published in magazines such as Domus, AIT, Volume, Blueprint, A10 and Detail, and exhibited at the MOMA of New York, the Guggenheim Bilbao, the Art Institute of Chicago and Storefront for Art and Architecture. Lately MAIO has participated at Venice Biennial 2016 in the Spanish Pavillion, awarded with the golden Lion, at Chicago Architecture Biennial (2015 & 2017 editions) and co-curated a Weekend Special at the Biennale di Venezia 2014 together with SPACE CAVIAR and DPR-Barcelona. MAIO is run by Maria Charneco, Alfredo Lérida, Guillermo López and Anna Puigjaner, who recently has been nominated finalist of the Rolex Mentor & Protégé Initiative 2016 and awarded with the Wheelwright Prize, Harvard GSD.
Unit 12 contains a toilet.
Traumnovelle is a militant faction founded by three Belgian architects: Léone Drapeaud, Manuel León Fanjul and Johnny Leya. Traumnovelle uses architecture and fiction as analytical, critical and subversive tools to emphasize contemporary issues and dissect their resolutions. Traumnovelle alternates between cynicism and enthusiasm all the while advocating for critical thinking in architecture. Traumnovelle champions a multi-disciplinary approach with architecture at the crossroads. Traumnovelle distances itself from current forms of naive architecture and refuses to glorify the mundane. Traumnovelle sides with those who have not sacrificed ambition and criticism.
Illustrations: 1. © Jason M. Robinson. >
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Coronavirus. La proposta di ‘Caserta nel cuore’: sospendere i tributi locali per aiutare famiglie e attivita’ commerciali
Sospendere i tributi locali: è la proposta avanzata ufficialmente dai consiglieri comunali di ‘Caserta nel Cuore’, Nicola Garofalo, Emilianna Credentino, Massimiliano Marzo e Alessio Dello Stritto, che questa mattina hanno protocollato una nota indirizzata al sindaco Carlo Marino. Nella nota si chiede la sospensione dei tributi di carattere locale, Imu, Tasi e tassa di occupazione di suolo...
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source http://www.ilmonito.it/coronavirus-la-proposta-di-caserta-nel-cuore-sospendere-i-tributi-locali-per-aiutare-famiglie-e-attivita-commerciali/
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Il viola delle distese di lavanda che si fonde con il verde dei prati sconfinati. Il bianco delle cime, innevate per gran parte dell’anno, che diventa un tutt’uno col cielo azzurro. È un’esplosione di colori senza precedenti quella che fa da sfondo a Morano Calabro, un borgo di poco meno di 5mila anime a nord di Cosenza, in Calabria. Il borgo di Morano Calabro | Ph. Vadym Lavra (123rf) Fa parte del circuito dei Borghi più belli d’Italia dal 2003 ed è anche una delle principali attrazioni del Parco nazionale del Pollino, un’area che la punta dello Stivale condivide con la vicina Basilicata. Sebbene da queste parti la natura sia maestosa e rigogliosa e regali ai passanti paesaggi indimenticabili, tutti da immortalare, di cose da vedere a Morano Calabro ce ne sono molte altre. Scopriamole insieme. Il castello normanno-svevo La conformazione di Morano Calabro è tale da aver fatto conquistare al paese il meritatissimo appellativo di “presepe del Pollino“. Le case bianche che dalle pendici si arrampicano fino alla sommità del cucuzzolo su cui sorge il centro storico, in effetti, restituiscono un’immagine assolutamente meravigliosa di questo borgo medievale, una sorta di balcone panoramico sulla Valle del Coscile. In cima c’è il castello normanno-svevo di Morano Calabro, la cui struttura rievoca in parte quella del Maschio Angioino di Napoli. Il castello normanno-svevo di Morano Calabro | Ph. Milacroft (123rf) Il bombardamento del 1806 ad opera delle truppe francesi e i saccheggiamenti perpetrati nel corso dei secoli ne hanno inevitabilmente alterato l’aspetto strutturale: cioonostante, le torri cilindriche e le cinta murarie continuano a sorvegliare sornione il borgo e la valle. Gli edifici di culto Il centro storico vanta un parco chiese piuttosto ricco e variegato. Tutti gli edifici di culto che ne fanno parte appartengono ad epoche diverse, ragion per cui il panorama appare assai dinamico e movimentato. La chiesa di San Bernardino da Siena, la cui architettura è in perfetto stile tardo-gotico, è stata edificata intorno al ‘400; quella dedicata a San Nicola, nel cuore del quartiere dei Lauri, risale invece al periodo compreso tra il 1450 e il 1460 d.C.. Poi c’è l’edificio che porta il nome di Santa Maria Maddalena, con il suo campanile e la sua cupola visibili da ogni angolo del borgo, che custodisce al suo interno svariate opere d’arte. Entrano di diritto nella top list delle cose da vedere a Morano Calabro anche il monastero di Colloreto, immerso in uno spettacolare bosco di faggi e di elci, il Convento dei Cappuccini e la Chiesa di Santa Maria del Carmine. Il cuore del borgo Morano Calabro è uno di quei borghi che davvero meritano di essere girati da cima a fondo. Ecco perché una passeggiata tra le sue viuzze non solo è consigliata, ma addirittura obbligatoria per i turisti che desiderano perdersi nella magica atmosfera d’altri tempi che permea questo angolo di Calabria. Slarghi e sottopassi, archi in pietra e vicoli stretti stretti danno vita ad un percorso suggestivo ed emozionante, ad un viaggio a ritroso nel tempo e nelle meraviglie dell’architettura povera di una volta. Uno scorcio del borgo storico di Morano Calabro | Ph. Milla74 (123rf) Incantano, lungo il tragitto, i vari palazzi nobiliari disseminati per il borgo, ma anche gli spazi vuoti che, tra un’abitazione e l’altra, permettono di affacciarsi sul panorama circostante. Meritano una capatina, infine, il Museo dell’Agricoltura e della Civiltà contadina e il Nibbio, presso il quale è possibile scoprire tutto quello che c’è da sapere sulla fauna e sulla flora del Parco nazionale del Pollino. Il Parco della lavanda La lavanda, di solito, fiorisce nel periodo compreso tra la fine di giugno e la metà del mese di agosto. Ed è proprio a ridosso dell’equinozio d’estate che ogni anno, puntuale come un orologio svizzero, la Loricanda di Morano Calabro riapre le porte ai visitatori dopo il letargo forzato imposto dall’inverno. Il Parco della locanda, o Loricanda, di Morano Calabro | Ph. Antonella Garofalo Questo Parco della lavanda nel cuore del Pollino, un pezzo di Provenza in un’area del tutto inaspettata, è l’ideale per le famiglie. I gruppi di visitatori vengono dapprima accompagnati nel giardino botanico del campo, alla scoperta dei profumi e delle proprietà di questa pianta. Dopodiché i più piccoli possono prendere parte a dei mini-laboratori didattici in cui impareranno a creare candele, saponi e gessetti profumati. Per i più grandi invece c’è una bottega in cui fare incetta, dopo il suggestivo tour tra le distese di lavanda in fiore, di profuma biancheria, oli essenziali e sali da bagno, così da portare via con sé un po’ della magia di questo luogo così puro e autentico. https://ift.tt/31Muj0R Scorci da sogno e un parco della lavanda nel borgo di Morano Calabro Il viola delle distese di lavanda che si fonde con il verde dei prati sconfinati. Il bianco delle cime, innevate per gran parte dell’anno, che diventa un tutt’uno col cielo azzurro. È un’esplosione di colori senza precedenti quella che fa da sfondo a Morano Calabro, un borgo di poco meno di 5mila anime a nord di Cosenza, in Calabria. Il borgo di Morano Calabro | Ph. Vadym Lavra (123rf) Fa parte del circuito dei Borghi più belli d’Italia dal 2003 ed è anche una delle principali attrazioni del Parco nazionale del Pollino, un’area che la punta dello Stivale condivide con la vicina Basilicata. Sebbene da queste parti la natura sia maestosa e rigogliosa e regali ai passanti paesaggi indimenticabili, tutti da immortalare, di cose da vedere a Morano Calabro ce ne sono molte altre. Scopriamole insieme. Il castello normanno-svevo La conformazione di Morano Calabro è tale da aver fatto conquistare al paese il meritatissimo appellativo di “presepe del Pollino“. Le case bianche che dalle pendici si arrampicano fino alla sommità del cucuzzolo su cui sorge il centro storico, in effetti, restituiscono un’immagine assolutamente meravigliosa di questo borgo medievale, una sorta di balcone panoramico sulla Valle del Coscile. In cima c’è il castello normanno-svevo di Morano Calabro, la cui struttura rievoca in parte quella del Maschio Angioino di Napoli. Il castello normanno-svevo di Morano Calabro | Ph. Milacroft (123rf) Il bombardamento del 1806 ad opera delle truppe francesi e i saccheggiamenti perpetrati nel corso dei secoli ne hanno inevitabilmente alterato l’aspetto strutturale: cioonostante, le torri cilindriche e le cinta murarie continuano a sorvegliare sornione il borgo e la valle. Gli edifici di culto Il centro storico vanta un parco chiese piuttosto ricco e variegato. Tutti gli edifici di culto che ne fanno parte appartengono ad epoche diverse, ragion per cui il panorama appare assai dinamico e movimentato. La chiesa di San Bernardino da Siena, la cui architettura è in perfetto stile tardo-gotico, è stata edificata intorno al ‘400; quella dedicata a San Nicola, nel cuore del quartiere dei Lauri, risale invece al periodo compreso tra il 1450 e il 1460 d.C.. Poi c’è l’edificio che porta il nome di Santa Maria Maddalena, con il suo campanile e la sua cupola visibili da ogni angolo del borgo, che custodisce al suo interno svariate opere d’arte. Entrano di diritto nella top list delle cose da vedere a Morano Calabro anche il monastero di Colloreto, immerso in uno spettacolare bosco di faggi e di elci, il Convento dei Cappuccini e la Chiesa di Santa Maria del Carmine. Il cuore del borgo Morano Calabro è uno di quei borghi che davvero meritano di essere girati da cima a fondo. Ecco perché una passeggiata tra le sue viuzze non solo è consigliata, ma addirittura obbligatoria per i turisti che desiderano perdersi nella magica atmosfera d’altri tempi che permea questo angolo di Calabria. Slarghi e sottopassi, archi in pietra e vicoli stretti stretti danno vita ad un percorso suggestivo ed emozionante, ad un viaggio a ritroso nel tempo e nelle meraviglie dell’architettura povera di una volta. Uno scorcio del borgo storico di Morano Calabro | Ph. Milla74 (123rf) Incantano, lungo il tragitto, i vari palazzi nobiliari disseminati per il borgo, ma anche gli spazi vuoti che, tra un’abitazione e l’altra, permettono di affacciarsi sul panorama circostante. Meritano una capatina, infine, il Museo dell’Agricoltura e della Civiltà contadina e il Nibbio, presso il quale è possibile scoprire tutto quello che c’è da sapere sulla fauna e sulla flora del Parco nazionale del Pollino. Il Parco della lavanda La lavanda, di solito, fiorisce nel periodo compreso tra la fine di giugno e la metà del mese di agosto. Ed è proprio a ridosso dell’equinozio d’estate che ogni anno, puntuale come un orologio svizzero, la Loricanda di Morano Calabro riapre le porte ai visitatori dopo il letargo forzato imposto dall’inverno. Il Parco della locanda, o Loricanda, di Morano Calabro | Ph. Antonella Garofalo Questo Parco della lavanda nel cuore del Pollino, un pezzo di Provenza in un’area del tutto inaspettata, è l’ideale per le famiglie. I gruppi di visitatori vengono dapprima accompagnati nel giardino botanico del campo, alla scoperta dei profumi e delle proprietà di questa pianta. Dopodiché i più piccoli possono prendere parte a dei mini-laboratori didattici in cui impareranno a creare candele, saponi e gessetti profumati. Per i più grandi invece c’è una bottega in cui fare incetta, dopo il suggestivo tour tra le distese di lavanda in fiore, di profuma biancheria, oli essenziali e sali da bagno, così da portare via con sé un po’ della magia di questo luogo così puro e autentico. Morano Calabro, noto anche come “Presepe del Pollino”, è un borgo carico di suggestioni. Il centro storico è arroccato su un cucuzzolo che domina la valle del Coscile, mentre la Lorican…
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Nuovo post su http://www.fondazioneterradotranto.it/2019/01/12/libri-quannu-te-cunta-u-core/
Libri| Quannu te cunta ‘u core
Sabato 12 gennaio 2019, alle ore 18.00, a Lecce, presso la sede dell’associazione Cecyntè (Piazza Duca d’Atene, 6), si terrà la prima presentazione di “Quannu te cunta ‘u core”, la nuova raccolta poetica di Ada Garofalo, edita da Musicaos Editore.
Interverranno il dott. Ilio Torre, psicologo e esperto di Psicologia Quantistica e l’editore, Luciano Pagano, che dialogheranno con l’autrice. Un inedito connubio inedito di “dialetto e jazz”, nel quale i versi letti dall’autrice e da Franco Manni (attore, autore e regista), si uniranno alla musica del sassofono di Fulvio Palese.
L’evento inaugura gli incontri de “Il Salotto di Cecyntè” dove gli artisti, nello spirito proprio del luogo, avranno modo di incontrarsi, arricchirsi, scambiare e nutrire esperienze. La lingua dialettale è materna, identitaria, ricchezza di suoni che nascono dall’anima, con lo stesso spirito con cui nasce la musica jazz; da qui l’incontro, anzi, gli incontri con il sassofono di Fulvio Palese e con le letture di Franco Manni, scrittore e regista di opere in vernacolo, attore e collaboratore storico di Ada Garofalo, sul palcoscenico. Parte del ricavato sarà destinata al Progetto Shala-tribalosophy in Kenya.
La poesia di Ada Garofalo dipinge con il dialetto salentino ciò che accade nel mondo, in una trasposizione fedele dei paesaggi e dei luoghi del ricordo. La realtà che l’autrice racconta è tangibile, e racchiude un invito a riconoscersi per fare ritorno a sé. Il dettato del cuore, che erompe senza avviso, non può esprimersi senza che prima non si sia creato, in noi, il silenzio. È il silenzio di una notte scura, rischiarato dalla luce della luna, capace di descrivere il momento in cui le forze sembrano mancare, svanito il desiderio stesso di raccontare; un viaggio, quello del lettore, che al suo terrmine lo ritroverà mutato, faccia a faccia con la propria anima, “cu’ l’anima/ ca chiama,/ ca sta tantu vicina/ … e me parìa luntana” (E me parìa luntana). Il punto di partenza e quello di arrivo coincidono, per chi avrà la consapevolezza che tutto è vita, il principio e la fine, lo spazio e il tempo, i ricordi, la tenebra del buio e la luce fioca, gli affetti più cari e i legami che si frantumano. L’autrice ci avrà dimostrato che il silenzio, anche quello più sottile e prezioso, non merita di essere scalfito, a meno che le parole non provengano dall’intimità del proprio cuore.
“Cecyntè” è una Dimensione fatta di accudimento, gentilezza, inclusione, assenza di giudizio, espansione, amore nelle piccole cose (prima che nelle grandi) e che pertanto potrebbe avere sede ‘reale’ nello Spazio del Cuore. “Cecyntè”, attraverso le sue attività, vuole semplicemente diffondere un messaggio ai suoi compagni di viaggio: l’augurio che ognuno di noi possa riscoprire dentro di sé, per poi condividerla con il resto dei mondi, questa Dimensione (Ceci-in-te).
Fulvio Palese è saxofonista, compositore, arrangiatore. Musicista poliedrico, ha studiato saxofono presso il Conservatorio di Lecce ed è dottore di ricerca in filosofia presso l’Università del Salento. Suona indifferentemente tutti i saxofoni dal sopranino al basso ed il clarinetto basso.
Ha approfondito lo studio del jazz fra gli altri con Roberto Ottaviano, Jimmy Owens, George Cables, Cameron Brown, Javier Girotto ed ha seguito masterclass di saxofono classico con Federico Mondelci, Antonio Jimenez Alba, Maurice Moretti, Mario Marzi.
Organizzatore e direttore artistico del festival “Il Jazz Sale” (Torre Suda – LE). Direttore artistico per la parte musicale del Mercatino del Gusto dal 2002 al 2007. Attualmente è ideatore e direttore artistico dell’Hypogeum Jazz Festival. Ha svolto e svolge un’intensa attività orchestrale in veste di sax solista con l’Orchestra Sinfonica di Lecce, l’Orchestra di Terra d’Otranto, l’Orchestra della Magna Grecia (Taranto), l’Orchestra Nazionale dei Conservatori, l’Orchestra Filarmonica “Nino Rota”, l’Orchestra fiati del Conservatorio di Lecce, la Swing Orchestra del Conservatorio di Lecce, la Small Jazz Orchestra del Conservatorio di Lecce. Molte le collaborazioni cinematografiche e teatrali in veste di compositore ed esecutore, fra cui: Cristina Comencini “Liberate i pesci”, Giovanni Veronesi “Manuale d’amore 2”, Andrea Coppola “2×2”, Michele Placido “Salento viaggio di poesia”, Vincenzo Bocciarelli “Mozart cocholate” e “Volo fra musica e parole”, Astragali Teatro, “Le vie dei canti”, Nanni Moretti,”Concerto Moretti”.
Attualmente è docente di saxofono jazz presso il Conservatorio “T. Schipa” di Lecce, docente di saxofono presso il Liceo Musicale “G. Palmieri” di Lecce, docente di saxofono presso l’Accademia DAMUS di Lecce e l’Istituto comprensivo “I. Calvino” di Alliste e docente di Improvvisazione e musica d’insieme jazz presso l’Associazione “Amici della musica” di Presicce. Tiene regolarmente seminari e masterclass di armonia e improvvisazione jazz.
L’autrice.
Ada Garofalo nasce il 18 maggio 1955 a Racale, in provincia di Lecce, dove attualmente vive. Dopo gli studi classici frequenta la Facoltà di Farmacia a Napoli, percorso che nel ’78 interrompe, sposandosi e trasferendosi a Milano, e laureandosi poi in Servizio Sociale presso l’Università degli Studi di Trieste. È madre di tre figli. Dipendente dell’Azienda Sanitaria Locale di Lecce, lavora da sempre nel campo della neuropsichiatria infantile.
Nel privato, fin dai primi anni novanta, si occupa di teatro e si appassiona alla lingua salentina, ricoprendo attualmente, e ormai da tempo, il ruolo di Presidente dell’Associazione Teatrale “Sinonimi e Contrarie” (ex Teatr’Insieme di Racale). È interprete e coautrice, insieme ai suoi storici compagni di viaggio (Maristella Gaetani, Gerardo De Marco, Franco Manni e, fino al 1996, Francesco Causo e Giampaolo Viva) di eccellenti lavori teatrali in vernacolo (a volte inediti, a volte liberissimi riadattamenti di opere già note), lavori rappresentati, con grande successo di pubblico e di critica, nei migliori teatri salentini: ‘A lingua t’‘a gente (1993); A ci tantu… a ci nenzi (1995); Gelosia … cci malatia (1996); Cchiù niuru te cusì… nu’ putia vanire (1998); T’aggiu spusata, sì… ma sapia ca eri murire (2000); Pelo e contropelo… e permanente per signora (2003); Quannu ‘u tiaulu ‘mpizza ‘a cuta (2004); Salvatore e i suoi fratelli. Lecce, Charleroi, Parigi, Toronto e ritorno (2010).
L’Associazione “Teatr’Insieme”, poi “Sinonimi e… contrarie”, dal 1996 fa parte e partecipa alle iniziative organizzate dal “Centro Studi R. Protopapa per la difesa e la promozione del Teatro e della Cultura popolare Salentina”.
Nel 2004, come componente del Centro Studi, Ada Garofalo partecipa insieme a Maristella Gaetani, ai lavori teatrali allestiti e rappresentati dai detenuti nella Casa Circondariale Borgo San Nicola di Lecce (“Pe’ nu piezzu te pane” e “Il figlio dell’Altissimo” di Giacomo Profilo); successivamente è tra gli interpreti, con alcuni detenuti, del lavoro “Secondo Qoèlet, dialogo tra gli uomini e Dio”, di Luciano Violante, per la regia di Giacomo Profilo, rappresentato nel Comune di Campi Salentino e al Teatro Politeama Greco di Lecce.
Nel 2005 partecipa al lavoro teatrale “Quannu foi ca muriu lu Pietru Lau”, liberamente tratto dai “Canti te l’autra vita” di G. De Dominicis, rappresentato al Teatro Politeama Greco di Lecce.
Nel 2014 pubblica, per i tipi di Grauseditore, “Gallinelle e nodi. Sabbia e poesia”, una raccolta di testi in versi e prosa, definita come “un viaggio che si snoda tra le pagine per esplorare la vita” (Valeria Naviglio), o come “un volo pindarico… un viaggio tra i pensieri… particolarmente intenso e profondo… uno stile letterario raro e prezioso” (Paola Bisconti), o ancora “La rivoluzione della semplicità… una raccolta di liriche che trasudano vita… anche quando dall’italiano si passa a quel sanguigno pugliese, ritmato al punto da ricordare i grandi maestri greci” (Sabatino Di Maio), o infine “Una preghiera laica, insonne, sommessa, moderna, di una donna del XXI secolo… un libro che si regge sulla parola… delicato, intimista… intrigante” (Francesco Greco).
Informazioni: Cecyntè, 3381218128 [email protected]
Musicaos Editore [email protected] www.musicaos.org tel. 0836.618232 / 3288258358
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Scacco al narcotraffico. Smantellato clan Presta, controllava la Valle dell’Esaro
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Scacco al narcotraffico. Smantellato clan Presta, controllava la Valle dell’Esaro
Scacco al narcotraffico. Smantellato clan Presta, controllava la Valle dell’Esaro
Controllava il territorio della Valle dell’Esaro, tra comuni di Tarsia, Roggiano Gravina, San Lorenzo del Vallo, Spezzano Albanese, Acri dove aveva imposto le proprie piazze di spaccio e i propri canali di approvvigionamento e rifornimento di droga. La cocaina veniva da fornitori reggini vicini alle cosche di Platì. Così questa mattina è stata smantellata l’organizzazione dedita allo traffico e allo spaccio di stupefacenti nella provincia di Cosenza facente capo ad esponenti della famiglia Presta, grazie al legame con Francesco Presta, detto Franco, storica figura del contesto della `ndrangheta cosentina, egemone sul tenitorio. LE INDAGINI Dalle prime ore di questa mattina il servizio centrale operativo e le squadre mobili di Cosenza e Catanzaro, supportati da pattuglie di diversi reparti prevenzione crimine, nonché dalle squadre mobili delle Questure di Reggio Calabria, Monza-Brianza, Viterbo e L’Aquila, coordinati dalla Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro, con il Procuratore della Repubblica Nicola Gratteri, il Procuratore Aggiunto Vincenzo Capomolla e il Sostituto Procuratore Alessandro Riello, hanno eseguito diverse ordinanze di applicazione di misure cautelari nei confronti di 45 persone, indagate a vario titolo per aver creato un’associazione, armata, finalizzata al traffico e alto spaccio di droga operante nei comuni della Valle dell’Esaro facente capo alla famiglia Presta. L’ordinanza cautelare è stata emessa dal gip presso il Tribunale di Catanzaro, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro, per i reati di traffico e spaccio di droga, in particolar edi marijuana, hashish e cocaina. Sono inoltre stati contestati i reati di estorsione, ricettazione e porto e detenzione illegale di armi. Le indagini hanno inoltre consentito di ricostruire numerosi episodi di spaccio di droga così da sequestrarne diverso tipo, e arrestare in flagranza di reato diverse persone. Gli investigatori hanno quindi ricostruito diversi episodio in cui è emersa la disponibilità, da parte degli esponenti dell’associazione criminale, di armi da fuoco, anche da guerra, e reati contro il patrimonio causati da insolvenze nel pagamento delle varie di partite di droga. IL SEQUESTRO Contestualmente all’esecuzione delle misure cautelati personali, grazie agli accertamenti della IV Divisione del Servizio Centrale Operativo è stato eseguito un provvedimento di sequestro preventivo di terreni, edifici e beni (2 imprese individuali e 32 immobili) riconducibili ad alcuni degli indagati, in particolare Francesco Ciliberti, Antonio Presta, Giuseppe Presta e Roberto Presta, per un valore complessivo di circa 2 milioni di euro, e al sequestro di 3 autovetture. GLI ARRESTATI Destinatari di custodia cautelare in carcere: Armando Antonucci, 32enne di Tarsia; Sergio Cassiano, 45enne di Terranova di Sibari; Francesco Ciliberti, 35enne di San Lorenzo del Vallo; Cristian Ferraro 39enne di Spezzano Albanese; Michele Fusaro, 30enne di Spezzano Albanese; Fabio Giannelli, 31enne di Roggiano Gravina; Antonio Giannetta, 54enne di Oppido Mamertina; Luigi Gioiello, 35enne di San Marco Argentano; Roberto Iantorno, 30enne di Spezzano Albanese; Mauro Marsico, 44enne di Roggiano Gravina; Attilio Martorelli, 47enne di Roggiano Gravina; Massimo Orsini, 34enne di Roggiano Gravina; Mario Palermo31enne, di Roggiano Gravina; Marco Patitucci, 33enne di Roggiano Gravina; Antonio Presta, 56enne di Roggiano Gravina; Giuseppe Presta 32enne di Roggiano Gravina; Roberto Presta, 43enne, di Roggiano Gravina; Giovanni Sangineto, 53enne di Castrovillari; Costantino Scorza, 65enne di San Lorenzo del Vallo; Mario Sollazzo, 33enne di Roggiano Gravina. Agli arresti domiciliari sono invece finiti: Lorenzo Arciuolo, 38enne di Roggiano Gravina; Alessandro Avenoso, 41enne di Tarsia; Domenico Cesare Cardamone, 58ennedi Rossano; Rocco D’agostino, 28enne di Roggiano Gravina; Damiano Diodati, 32enne di Terranova di Sibari; Gianpaolo Ferraro, 41enne di Acri; Roberto Eugenio Gallo, 53enne di San Marco Argentano; Giovanni Garofalo, 33enne di Paola; Remo Graziadio, 28enne di Roggiano Gravina; Erik Grillo, 25enne di Lungro; Francesco Iantorno 41enne, di Spezzano Albanese; Francesco Iantorno, 35enne di Spezzano Albanese; Antonio Orsini, 48enne di Roggiano Gravina; Filippo Orsino, 30enne di Roggiano Gravina; Vincenzo Santamaria, 39enne di Tarsia; Raffaele Sollazzo, 25enne di Mottafollone. Destinatari di obbligo di dimora sono: Domenico Caputo, 42enne di Mendicino; Giuseppe Ferraro, 20enne di Acri; Cristian Garita, 45enne di Altomonte; Salvatore Miraglia, 47enne di Roggiano Gravina; Antonio Pacifico, 63enne di Roggiano Gravina; Giuseppe Palermo, 26enne di Roggiano Gravina; Giovanni Domenico Petta, 41enne di San Marco Argentano. Destinatari di obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria: Massimiliano Mungo, 47enne di San Marco Argentano; Sandro Vomero, 48enne di Roggiano Gravina,
Controllava il territorio della Valle dell’Esaro, tra comuni di Tarsia, Roggiano Gravina, San Lorenzo del Vallo, Spezzano Albanese, Acri dove aveva imposto le proprie piazze di spaccio e i propri canali di approvvigionamento e rifornimento di droga. La cocaina veniva da fornitori reggini vicini alle cosche di Platì. Così questa mattina è stata smantellata l’organizzazione dedita allo traffico e allo spaccio di stupefacenti nella provincia di Cosenza facente capo ad esponenti della famiglia Presta, grazie al legame con Francesco Presta, detto Franco, storica figura del contesto della `ndrangheta cosentina, egemone sul tenitorio. LE INDAGINI Dalle prime ore di questa mattina il servizio centrale operativo e le squadre mobili di Cosenza e Catanzaro, supportati da pattuglie di diversi reparti prevenzione crimine, nonché dalle squadre mobili delle Questure di Reggio Calabria, Monza-Brianza, Viterbo e L’Aquila, coordinati dalla Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro, con il Procuratore della Repubblica Nicola Gratteri, il Procuratore Aggiunto Vincenzo Capomolla e il Sostituto Procuratore Alessandro Riello, hanno eseguito diverse ordinanze di applicazione di misure cautelari nei confronti di 45 persone, indagate a vario titolo per aver creato un’associazione, armata, finalizzata al traffico e alto spaccio di droga operante nei comuni della Valle dell’Esaro facente capo alla famiglia Presta. L’ordinanza cautelare è stata emessa dal gip presso il Tribunale di Catanzaro, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro, per i reati di traffico e spaccio di droga, in particolar edi marijuana, hashish e cocaina. Sono inoltre stati contestati i reati di estorsione, ricettazione e porto e detenzione illegale di armi. Le indagini hanno inoltre consentito di ricostruire numerosi episodi di spaccio di droga così da sequestrarne diverso tipo, e arrestare in flagranza di reato diverse persone. Gli investigatori hanno quindi ricostruito diversi episodio in cui è emersa la disponibilità, da parte degli esponenti dell’associazione criminale, di armi da fuoco, anche da guerra, e reati contro il patrimonio causati da insolvenze nel pagamento delle varie di partite di droga. IL SEQUESTRO Contestualmente all’esecuzione delle misure cautelati personali, grazie agli accertamenti della IV Divisione del Servizio Centrale Operativo è stato eseguito un provvedimento di sequestro preventivo di terreni, edifici e beni (2 imprese individuali e 32 immobili) riconducibili ad alcuni degli indagati, in particolare Francesco Ciliberti, Antonio Presta, Giuseppe Presta e Roberto Presta, per un valore complessivo di circa 2 milioni di euro, e al sequestro di 3 autovetture. GLI ARRESTATI Destinatari di custodia cautelare in carcere: Armando Antonucci, 32enne di Tarsia; Sergio Cassiano, 45enne di Terranova di Sibari; Francesco Ciliberti, 35enne di San Lorenzo del Vallo; Cristian Ferraro 39enne di Spezzano Albanese; Michele Fusaro, 30enne di Spezzano Albanese; Fabio Giannelli, 31enne di Roggiano Gravina; Antonio Giannetta, 54enne di Oppido Mamertina; Luigi Gioiello, 35enne di San Marco Argentano; Roberto Iantorno, 30enne di Spezzano Albanese; Mauro Marsico, 44enne di Roggiano Gravina; Attilio Martorelli, 47enne di Roggiano Gravina; Massimo Orsini, 34enne di Roggiano Gravina; Mario Palermo31enne, di Roggiano Gravina; Marco Patitucci, 33enne di Roggiano Gravina; Antonio Presta, 56enne di Roggiano Gravina; Giuseppe Presta 32enne di Roggiano Gravina; Roberto Presta, 43enne, di Roggiano Gravina; Giovanni Sangineto, 53enne di Castrovillari; Costantino Scorza, 65enne di San Lorenzo del Vallo; Mario Sollazzo, 33enne di Roggiano Gravina. Agli arresti domiciliari sono invece finiti: Lorenzo Arciuolo, 38enne di Roggiano Gravina; Alessandro Avenoso, 41enne di Tarsia; Domenico Cesare Cardamone, 58ennedi Rossano; Rocco D’agostino, 28enne di Roggiano Gravina; Damiano Diodati, 32enne di Terranova di Sibari; Gianpaolo Ferraro, 41enne di Acri; Roberto Eugenio Gallo, 53enne di San Marco Argentano; Giovanni Garofalo, 33enne di Paola; Remo Graziadio, 28enne di Roggiano Gravina; Erik Grillo, 25enne di Lungro; Francesco Iantorno 41enne, di Spezzano Albanese; Francesco Iantorno, 35enne di Spezzano Albanese; Antonio Orsini, 48enne di Roggiano Gravina; Filippo Orsino, 30enne di Roggiano Gravina; Vincenzo Santamaria, 39enne di Tarsia; Raffaele Sollazzo, 25enne di Mottafollone. Destinatari di obbligo di dimora sono: Domenico Caputo, 42enne di Mendicino; Giuseppe Ferraro, 20enne di Acri; Cristian Garita, 45enne di Altomonte; Salvatore Miraglia, 47enne di Roggiano Gravina; Antonio Pacifico, 63enne di Roggiano Gravina; Giuseppe Palermo, 26enne di Roggiano Gravina; Giovanni Domenico Petta, 41enne di San Marco Argentano. Destinatari di obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria: Massimiliano Mungo, 47enne di San Marco Argentano; Sandro Vomero, 48enne di Roggiano Gravina,
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SAN BENEDETTO – Sono ventiquattro i rossoblù che domani mattina alle 8.15 si ritroveranno al Riviera delle Palme per poi partire dopo mezzora alla volta di Roccaporena sede del ritiro precampionato. Diciannove proveniente dalla prima squadra e cinque dal settore giovanile. Nella lista mancano tutti i ragazzi che nella passata stagione sono stati girati in prestito alle formazioni di serie D. I vari Renzi, Antonelli, titolari con le maglie di Trastevere e Campobasso, non rientrano più nei piani tecnici della Samb.
Nell’elenco manca anche Andrea De Paoli, attaccante classe ‘99 che nella passata stagione giocò in C alcuni spezzoni di gara contornati dal gol del pareggio di Renate. In scandenza di contratto non rientra più nei piani tecnici rossoblù. Ci sono invece il portiere Raccichini di rientro dal prestito col Genoa, Brunetti e Panaioli con il primo perennemente out per infortuni vari ed il secondo che ha vissuto in panchina l’intera stagione. Nella lista ecco i babies Francesco Petrini, Federico Marcantoni, Lorenzo Rea, Antonio Ronci e Nicolas Zancocchia.
Diciannove tra riconfermati e volti nuovi: Giacomo Biondi, Gabriele Bove, Iacopo Cernigoi (n), Alessio Di Massimo, Davide Di Pasquale, Vincenzo Garofalo (n), Luca Gelonese, Andrea Gemignani, Mirko Miceli, Fabio Pegorin, Francesco Rapisarda, Ludovico Rocchi, Antonio Santurro (n), Lorenzo Trillò, Emilio Volpicelli e Andrea Zaffagnini. Con questi uomini, già nel pomeriggio di domani Montero inizierà a lavorare.
Un organico che deve essere ulteriormente potenziato ma che può contare già su un discreto zoccolo duro. Mancano ancora un paio di attaccanti (un esterno e una punta centrale), il play maker ed un altro intermedio. Sfuma l’ex Teramo Lorenzo De Grazia che ha firmato un triennale con il Modena, appena ripescato in Lega Pro. Il diesse Fusco potrebbe attendere le prime indicazioni di Montero prima di andare a prendere gli elementi giusti da inserire nello scacchiere rossoblù.
Per il fronte offensivo il nome caldo è quello di Andrea Ferretti, calciatore della FeralpiSalò autore di quasi 100 gol in 290 partite tra i professionisti su cui ci sono anche: Giana Erminio, Gubbio, Virtus Vecomp Verona e Arezzo. L’ingaggio elevato, comunque, non aiuto nello sviluppo dell’ operazione.
Intanto la Samb ha ufficializzato, una volta espletate le visite mediche, l’arrivo del centravanti Iacopo Cernigoi, classe 1995, di proprietà della U.S Salernitana. Il calciatore, che nella stagione 2018/19 ha vestito le maglie di Pisa e Rieti, arriva in rossoblù con la formula del prestito (fino al 30 giugno 2020).
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Operazione Lea, confiscati 10 mln di euro a imprenditore di Petilia Policastro
Operazione della GDF di Crotone: confiscato patrimonio da 10 milioni di euro riconducibile a Natale Garofalo e alla moglie Maria Cardamone. A seguito di indagini patrimoniali - coordinate dal Procuratore della Repubblica di Catanzaro, Dott. Nicola Gratteri e dal Sostituto Procuratore della D.D.A. di Catanzaro, Dott. Domenico Guarascio - il Gruppo della Guardia di Finanza di Crotone ha sottoposto a confisca un patrimonio di oltre 10 MILIONI di euro, nei confronti di GAROFALO Natale, imprenditore ritenuto in affari con la ‘ndrangheta crotonese. L’operazione, eseguita dalla Guardia di Finanza Crotonese, prende il nome di “Lea”, in ricordo di LEA GAROFALO, testimone di giustizia, barbaramente uccisa per mano della ‘ndrangheta, nel 2009. http://dlvr.it/R0fyJ2
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